Safer Internet Day

Si è svolto il 10 Febbraio la dodicesima edizione del Safer Internet Day (SID). L'evento ha riproposto il tema già usato lo scorso anno: Let’s create a better internet together (creiamo insieme un internet migliore).

Momento principale di questa edizione del SID è stata una giornata di studi svoltasi presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, proprio nella città che sarà sede dell’Expo 2015.

L'evento è stato suddiviso in due momenti, mattina e pomeriggio, entrambi denominati “Scripta Manent. Il valore della parola del linguaggio sul web”.

Durante la mattinata, centinaia di alunni delle scuole lombarde hanno preso parte ad uno show interattivo e formativo per imparare, divertendosi, i segreti per un utilizzo positivo della Rete con lo straordinario intervento della giovane attrice Giulia Luzi (“I Cesaroni” e “Romeo e Giulietta – Ama e Cambia il Mondo”), di Luca Pagliari, comunicatore già coinvolto nelle iniziative promosse dalla Polizia di Stato nell’ambito del progetto “Una vita da social”, e Paolo Attivissimo, blogger esperto di informatica membro del Cicap.

Le varie sezioni sono state intervallate dalle improvvisazioni teatrali dei ragazzi dell’Industria Scenica, tratte dallo spettacolo “WEBulli”.

Il pomeriggio è stata invece l’occasione per approfondire criticità, prospettive e risultati delle politiche finora intraprese a tutela delle nuove generazioni rispetto alla tematica della sicurezza in Rete: il giornalista Rai Marco Castellazzi, conduttore di Geo Scienza, ha dato il via a un Tavolo tecnico alla presenza dei rappresentanti della Commissione Europea, del MIUR, della Polizia di Stato, del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, del Garante per la Protezione dei Dati Personali e dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni Telefono Azzurro e Save the Children. A seguire la presentazione dei risultati della ricerca di Skuola.net sul rapporto internet-studenti, condotta in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi La Sapienza di Roma. In questo spazio il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, ha annunciato le azioni individuate dal MIUR per dare continuità al percorso verso un web più sicuro.

A chiudere i lavori, il dibattito aperto tra istituzioni, giornalisti, parlamentari, operatori del settore, le aziende ICT e i ragazzi delle Consulte Provinciali degli Studenti della Lombardia.

Motore centrale del Safer Internat Day è la rete Insafe, composta da 31 centri di sensibilizzazione nazionale (uno per ogni sato membro della UE più Islanda, Norvegia, Russia e Serbia).

Per potersi rivolgere al mondo giovanile, ogni centro di sensibilizzazione (ed a maggior ragione al livello globale), Insafe si avvale della stretta collaborazione degli stessi ragazzi insieme a genitori, enti governativi, educatori, mass media, industria ed altri soggetti comunque interessati.

Come mostrato dal programma dell'edizione italiana, tutti questi soggetti lavorano insieme per condividere le migliori pratiche, informazioni e risorse. La rete interagisce con l'industria, le scuole e le famiglie al fine di dare ai cittadini tutti gli strumenti per colmare il divario digitale tra casa e scuola e tra le differenti generazioni.

Ogni paese della rete Insafe dispone di un Centro nazionale di sensibilizzazione che è responsabile per l'attuazione di campagne, del coordinamento delle varie iniziative, sviluppando sinergie a livello europeo, nazionale, regionale e locale.

Il centro italiano di Insafe si chiama "Generazioni Connesse" (http://www.generazioniconnesse.it) e sotto il coordinamento del MIUR unisce Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Polizia Postale e delle Comunicazioni, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Cooperativa E.D.I. ed il Movimento Difesa del Cittadino.

Generazioni Connesse mette a disposizione dei cittadini una Helpline in grado di fornire supporto, in particolare a bambini, adolescenti e genitori in merito a esperienze negative e/o problematiche inerenti l’utilizzo dei Nuovi Media, e due Hotline riservate agli utenti della Rete che offrono la possibilità di segnalare la presenza online di materiale pedopornografico.